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Catanzaro
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La Calabria
Posizione e confiniLa Calabria è la regione piu meridionale della nostra penisola. È essa stessa una sottile penisola, saldata a nord alla Basilicata e protesa tra due mari: il Tirreno e lo Ionio. È separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina, che ha una larghezza minima di 3 km. ProvinceLa superficie della Regione equivale a circa un ventesimo del territorio nazionale; vale a dire il 5%. La regione è divisa in cinque province:
Capoluogo della Regione è Catanzaro, sede della giunta regionale e degli assessorati; a Reggio ha sede il consiglio regionale. Geografia regionaleIl paesaggio si svolge, con una grande varietà d'aspetti, in un continuo contrasto tra montagna e mare. I rilievi scendono fino quasi sulla costa, lasciando qualche breve tratto pianeggiante intorno alla foce dei fiumi. Due solchi profondi dividono la lunga e stretta penisola in tre distinti tronconi montuosi, ricchi di boschi, di pascoli e di acque sorgive. Le rovinose fiumare scendono verso il mare con larghi letti ghiaiosi e strappano il suolo all'agricoltura. L'aspra conformazione del terreno isola i paesi e le città dove si accentra la popolazione. La lunghissima costa manca di porti naturali. L'AppenninoIl territorio della Regione coincide con l'ultimo tratto delle catene montuose che percorrono tutta la penisola italiana, e cioè l'Appennino Calabro. Esso è formato da una serie di rilievi staccati l'uno dall'altro, che assumono spesso l'aspetto di altipiani dalle pendici ripide e la sommità arrotondata. Si distinguono tre massicci principali: il Pollino, la Sila e l'Aspromonte. A nord, sul confine con la Basilicata, il Pollino si eleva oltre i 2200 rr, con la vetta dallo strano nome di Serra Dolcedorme, in contrasto con le sue cime aspre e nude di vegetazione che non hanno nulla di dolce. Dal Pollino si dirama la Catena Costiera che corre a poca distanza dal mare formando coste alte e dirupate. Una profonda depressione, scavata dal fiume Crati, separa il Pollino dall'altopiano della Sila, che si estende nel cuore della Calabria, dove la penisola ha la sua massima larghezza. A sud un'altra depressione, percorsa dal fiume Amato, divide la Sila dalle Serre e dal massiccio dell' Aspromonte, che sovrasta i due mari all'estremità della penisola. Tra i massicci montuosi e le coste, le zone collinari presentano in piu parti solchi scoscesi e soggetti a frane. La Sila è il rilievo piu esteso della Regione, ma offre anche un paesaggio singolare, difficilmente paragonabile con altri paesaggi montani sia appenninici che alpini. Si tratta di un altopiano fortemente ondulato in cui le zone piu elevate sono divise da valli ampie e aperte. La cima piu alta è il Monte Botte Donato, con quasi 2000 m. Si distinguono tre parti: la Sila Grande al centro, la Sila Greca a nord e la Sila Piccola a sud. La Sila è ricca di acque e di vegetazione. Per piu di un terzo della superficie è coperta di bellissime foreste e merita l'appellativo di "grande bosco d'Italia". I castagni, le querce e i faggi delle zone piu basse, sopra i 1000 m lasciano il posto ai pini e agli abeti. Qui, come sull' Aspromonte, cresce una specie particolare di pino, il pino faricio, dal tronco sottile e diritto e i rami brevi. Giunge fino a 50 m di altezza e forma foreste densissime. Le praterie, al tempo della fioritura primaverile, si coprono di chiazze multicolori di viole, giunchiglie, ranuncoli. La Sila sarebbe anche il paradiso degli animali (se non ci fossero i cacciatori): vi abbondano lepri, quaglie, starne, fagiani, beccacce. Daini e caprioli vengono allevati in appositi centri per il ripopolamento della fauna. Benché rari, si trovano anche i lupi e i cinghiali. I laghi artificiali sono ricchi di trote. La vicinanza del mare, l'altezza, le acque, i boschi di piante resinose danno alla Sila un clima felicissimo e salubre. L'altopiano è costellato di borghi e villaggi dove si conservano antiche tradizioni di vita e di lavoro. I corsi d'acquaI corsi d'acqua sono tutti brevi, perché i monti sono vicini al mare, e quasi tutti hanno carattere torrentizio. Durante l'inverno e soprattutto all'inizio della primavera, per lo scioglimento delle nevi e per le piogge, essi scendono impetuosi e straripano, sottraendo terra fertile all'agricoltura e trascinando masse di fango e di ciottolame; d'estate, l'ampio letto delle fiumare rimane asciutto. Due soli fiumi hanno corso regolare tutto l'anno: il Crati, con gli affluenti Coscile e Mucone, e il Neto, con l'affluente Vitravo. Nascono ambedue sulla Sila e hanno la foce nello Ionio. Altri fiumi di un certa importanza sono l'Amato, il Savuto e il Mésima, che sfociano nel Tirreno. I laghi artificialiIn Calabria non vi sono laghi naturali. Con la costruzione di dighe e canali sono stati formati artificialmente tre grandi bacini alimentati dai ricchi corsi d'acqua della Sila: sono il Lago di Cécita, il Lago Arvo e il Lago Ampollino. Le loro acque vanno ad alimentare centrali elettriche che producono energia in quantità superiore al fabbisogno locale; la parte eccedente viene avviata in Sicilia mediante un elettrodotto che passa sopra lo Stretto di Messina su due altissimi piloni. Questi laghi non hanno solamente un'utilità pratica, ma danno al paesaggio montano una nuova bellezza, aumentando le attrattive turistiche delle località poste sulle loro rive. Le costeTra tutte le regioni dell'Italia continentale, la Calabria è quella che ha il maggiore sviluppo costiero: un litorale di circa 750 km. Sul Mar Tirreno si aprono i golfi di Sant'Eufemia e di Gioia; sul Mar Ionio, il Golfo di Taranto e il Golfo di Squillace. La penisola calabrese presenta una strozzatura tra il Golfo di Sant'Eufemia e quello di Squillace: in questo punto, i due mari si avvicinano a una trentina di chilometri. Numerose sporgenze interrompono l'uniformità della costa: ricordiamo tra le altre Capo Vaticano, sul Tirreno, e, sullo Ionio, Capo Colonna, Capo Rizzuto, Punta Stilo, Capo Spartivento. Quest'ultimo è la punta piu meridionale della nostra penisola. Per la vicinanza dei monti, la costa tirrenica è in genere alta, dirupata e rocciosa, interrotta da brevi zone pianeggianti e da piccole spiagge. La costa ionica è, al contrario, bassa e sabbiosa. Le pianure costiere Meno di un decimo del territorio della Regione è costituito da strette zone pianeggianti, tutte situate lungo le coste e formate dagli accumuli di detriti trasportati nel tempo dai corsi d'acqua. Le piu estese sono la Piana di Sant'Eufemia e la Piana di Rosarno (o di Gioia) lungo il Tirreno; e, lungo lo Ionio, la Piana di Sibari e il Marchesato. Fino a pochi decenni fa queste piane erano in gran parte paludose e inquinate dalla malaria. Bonificate e risanate, oggi appaiono verdeggianti di colture e coperte di oliveti e vigneti. La Regione risente del benefico influsso del mare che la circonda quasi del tutto. Nelle zone costiere, la temperatura è mite d'inverno, e d'estate è rinfrescata dalle brezze marine. Nei massicci montuosi dell'interno, la stagione invernale è piuttosto rigida e porta abbondanti piogge e nevicate. Tra le regioni meridionali, la Calabria è la piu piovosa. |
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