Visualizzazione ingrandita della mappa |
|
Trieste
Gorizia Udine Pordenone Altre informazioni: |
Friuli Venezia Giulia
Dopo la prima guerra mondiale, la Venezia Giulia comprendeva anche l'Istria e alcune isole del Quarnaro ed era formata dalle province di Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara in Dalmazia. Il Friuli faceva allora parte della Venezia Euganea, ossia del Veneto. Dopo la seconda guerra mondiale, i nove decimi della Venezia Giulia furono ceduti alla Iugoslavia. Rimasero all'Italia Trieste e Gorizia con un ridottissimo territorio. Riunendo il Friuli con quanto era rimasto della Venezia Giulia, si costitui la Regione attuale. Posizione e confini Il Friuli-Venezia Giulia č la regione piu orientale dell'Italia del nord. Il territorio si estende tra le Alpi e il Mare Adriatico. A ovest, la Livenza e il Tagliamento lo separano dal Veneto. A nord, corre il confine politico dell'Italia con l'Austria (Carinzia) e a est quello con la Slovenia. La regione e le provinceLa superficie della Regione equivale a circa un trentottesimo del territorio nazionale; ossia il 2,6%. È una delle regioni meno estese. La Regione comprende 4 province. Ai Friuli appartengono le province di
alla Venezia Giulia, quelle di
Il Friuli rappresenta il 90% del territorio e il 67% della popolazione del Friuli-Venezia Giulia, che dal 1963 è regione autonoma a statuto speciale. Capoluogo della Regione è Trieste. Nel breve territorio si succedono rapidamente paesaggi molto diversi l'uno dall'altro. Un cerchio di montagne, le cui creste rocciose spiccano su boschi d'abeti, digrada come un anfiteatro verso la pianura so1cata dal largo letto bianco dei fiumi e accuratamente coltivata. La pianura termina al mare, orlata di tranquille lagune. A oriente delle lagune si apre un ampio golfo e alle spalle del golfo si allunga la sottile striscia di un altopiano carsico rallegrato da pinete. Ancora ad oriente, una piccola zona collinosa coperta di vigneti chiude il territorio della Regione. Le Alpi e le PrealpiIl Friuli settentrionale è costituito da una parte delle Alpi Carniche e da un brevissimo tratto delle Alpi Giulie. Le Alpi Carniche vanno dal Passo di Monte Croce di Comelico fino alla Sella di Camporosso; il primo tratto fa parte del Veneto. Appaiono come un muraglione quasi rettilineo, frastagliato da cime che si elevano al di sopra dei 2000 m. La vetta maggiore è quella del Monte Cogliàns (2780 m). Le Alpi Giulie vanno dalla Sella di Camporosso al Passo di Vrata, a nord della città di Fiume. Appartiene all'Italia soltanto un brevissimo tratto iniziale col JM di Montasio, che ne è la cima maggiore (2754 m). Per il resto, si trovano in territorio sloveno. Il corso superiore del Tagliamento divide le Alpi dalle Prealpi, che sono meno elevate e meno boscose. I valichi Il Passo di Monte Croce Carnico porta in Austria; il Passo di Fusine e il Passo di Predil in Iugoslavia (Slovenia). Il Passo della Mauria, nelle Prealpi Carniche, mette in comunicazione la valle del Piave (Veneto) con quella del Tagliamento (Friuli). La pianuraLa pianura friulana è la naturale continuazione e l'ultima parte della pianura padano-veneta. Ne presenta le stesse caratteristiche, dividendosi in alta pianura, dove le acque scompaiono dalla superficie lasciando il terreno arido, e in bassa pianura, ricca delle acque di risorgiva che permettono una buona irrigazione e quindi una fiorente agricoltura, ma richiedono anche notevoli opere di bonifica perché tendono a stagnare. I terreni sterili e secchi dell'alta pianura a occidente del Tagliamento hanno il nome locale di magredi. I fiumiI tre fiumi principali sono il Tagliamento, l'Isonzo e la Livenza. Il maggiore è il Tagliamento, che sgorga alle falde del Passo della Mauria. Dapprima si dirige a oriente, incontra il Fella che scende lungo il Canale del Ferro e poi volta decisamente a sud. A Pinzano entra nella pianura e la sua corrente si perde in gran parte nel sottosuolo. Ricco d'acqua nel periodo delle piogge e quasi secco d'estate, è spesso causa di improvvise inondazioni. Il basso corso e la foce si trovano nel Veneto. Dell'Isonzo, che scende dal Monte Tricorno, appartengono all'Italia soltanto la parte inferiore del corso e l'affluente Torre. La Livenza segna per un tratto il confine del Friuli col Veneto. Un fiume curioso è il Timavo, esempio tipico d'un fenomeno carsico che già i geografi dell'antichità avevano osservato. Nasce dal Monte Nevoso e a San Canziano scompare in una immensa voragine. Questo primo tratto del suo corso si trova oggi in territorio iugoslavo. Nei pressi di San Giovanni di Duino (TS) le sue acque sgorgano abbondantissime a 2 km dal mare. Furono necessarie molte ricerche scientifiche per riuscire a dimostrare che si trattava dello stesso fiume nato dal Monte Nevoso, e che il Timavo percorre una quarantina di chilometri sotto terra. La costaLa sezione occidentale della costa, compresa tra la foce del Tagliamento e la foce dell'Isonzo, appare bassa e sabbiosa. Qui la pianura friulana termina nell'Adriatico con le lagune di Marano e di Grado, formate dai detriti trasportati dai due fiumi. Esse costituiscono un'unica distesa di acque dal fondale poco profondo, orlata da isole dalla parte del mare aperto e cosparsa di isolotti e banchi sabbiosi. Dalla foce dell'Isonzo alla Punta Salvore, si estende l'ampio Golfo di Trieste, il cui lato meridionale appartiene politicamente alla Slovenia e alla Croazia. In questa sezione, vi sono alcune insenature minori, come il Golfo di Panzano, le piccole baie di Sistiana e Grignano, il Vallone di Muggia Da Duino a Muggia, la vicinanza delle colline dà origine qui ad una costa alta e rocciosa, là ad una modellata a pendio, orlata da qualche breve spiaggia stretta e ciottolosa. Il Clima - La boraIl clima della Regione è in genere temperato marittimo con temperature poco elevate e precipitazioni abbondanti. In particolare la Carnia, chiusa all'influenza del mare dalle Prealpi, ha clima continentale, con inverni molto freddi, ed è una delle zone piu piovose d'Italia. Un vento caratteristico, che soffia impetuoso da nord-est sul Golfo di Trieste, è la bora. È un vento freddo e secco, che porta il bel tempo e la cui velocità raggiunge i 100 km all'ora con raffiche a 150. Le giornate di bara a piu di 70 km, a Trieste, sono in media una decina durante tutto l'inverno. La bora si manifesta anche come un vento moderato e prende il nome di borin. La bora attraversa l'Adriatico e giunge fin sulle coste delle Marche. |
Il piacere di scoprire l'Italia. Condividi esperienze, vacanze ed itinerari. |