Trieste
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Il CarsoDel grande altopiano carsico che dalle Alpi Giulie va digradando verso l'Adriatico tra il corso dell'lsonzo e il Golfo del Quarnaro, appartiene all'attuale Venezia Giulia, e quindi all'Italia, soltanto la striscia che s'affaccia sul Golfo di Trieste, dal fiume Vi pacco, affluente dell'lsonzo, alla Val Rosandra. Si distingue in Carso Monfalconese e Carso Triestino, divisi l'uno dall'altro dal Vallone Goriziano. È caratterizzato dall'assenza di corsi d'acqua superficiale, e l'acqua piovana tende a scorrere attraverso le fessure della roccia scomparendo rapidamente nel sottosuolo. Il Carso Monfalconese è brullo, quasi privo di alberi. La massima altezza è raggiunta dal Monte San Michele (276 m). Vi si trovano alcuni piccoli laghetti carsici, tra cui quello di Doberdò. Il Carso Triestino è molto più vasto e articolato da una serie di rilievi che superano i 600 m, con la massima altezza nel Monte Concusso (667 m). Qua e là il suolo s'incava in avvallamenti circolari (doline) o si apre in profonde voragini (foibe). Il Carso Triestino non è spoglio di vegetazione. Lo ricoprono boscaglie di basse querce, boschi di pini neri, qualche ciuffo di faggi e di abeti. Dal sottile strato di terra che ricopre il sasso, affiorano rocce bianche scannellate dalle piogge e vaste pietraie, ma crescono anche arbusti e cespugli di rovo, ginepro, biancospino, sommacco. Sui prati fioriscono l'assenzio, la ginestra, il timo, la menta e tutta una flora che ricorda l'alta montagna. Molte piante sono in via di estinzione e perciò protette dalla legge. Torna alla pagina Friuli Venezia Giulia |
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