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Perugia
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Umbria
Dopo la caduta dell'Impero Romano, la Regione fu divisa tra Longobardi e Bizantini, e nei secoli successivi rimase frammentata in tanti piccoli stati, tra cui divennero particolarmente potenti le Signorie dei Montefeltro e dei Malatesta. Posizione geograficaDelle regioni peninsulari, l'Umbria è la sola che non sia bagnata dal mare. Confina con la Toscana, le Marche e il Lazio. Occupa il versante interno dell' Appennino Umbro-Marchigiano, che la separa dalle Marche, e quindi comprende tutto il bacino superiore del Tevere, che l'attraversa e che per un tratto ne segna il confine col Lazio. Città e ProvinceL'Umbria è una delle regioni meno estese e meno popolate d'Italia. La Regione è divisa in 2 province: Perugia (PG) e Terni (TR). Nelle città non mancano gli aspetti moderni, ma il volto piu originale dell'Umbria è quello che ci viene dal passato. Le cittadine umbre vantano quasi sempre origini antiche, essendo sorte sulla cima dei colli per lo piu al tempo degli Etruschi e degli Umbri. Quando, secoli piu tardi, arrivarono i Romani, esse erano già divenute centri di una civiltà progredita e raffinata. Nel Medioevo furono liberi Comuni, e della loro prosperità rendono testimonianza le belle chiese e gli splendidi edifici pubblici: c'è sempre, nel cuore dell'abitato, una piazza su cui si affacciano la cattedrale e il palazzo del popolo o quello dei priori. TerritorioRacchiuso in una parentesi di montagne, si estende un territorio collinoso e verdeggiante. Le alture sono divise da larghe valli o si susseguono a orlare vaste conche dal fondo piatto che si aprono come una serie di enormi catini disposti qua e là senza ordine. Contrastano, nel paesaggio umbro, i santuari, che testimoniano la profonda vocazione religiosa del popolo, e i castelli, che ricordano una storia di antiche lotte e rivalità. Le montagneLa parte orientale della Regione, lungo il confine con le Marche, è occupata dall'Appennino UmbroMarchigiano, che costituisce la maggiore catena montuosa dell'Umbria. Valli e concheLe principali depressioni sono la valle del Tevere (Val Tiberina) e la Valle Umbra, percorsa dai fiumi Chiascio, Clitunno e Topino. I fiumiL'Umbria è ricca di fiumi e torrenti. II loro decorso è tortuoso e serpeggiante cosi com'è varia la disposizione delle alture e delle piane. Ma sia che provengano dai rilievi dell' Appennino, sia che scendano da quelli dell' Antiappennino, i corsi d'acqua finiscono tutti, o quasi tutti, nel Tevere. Particolare rilievo ha la Nera, che di fatto è il maggior fiume umbro poiché la sua portata è superiore anche a quella locale del Tevere. La Nera nasce dai Monti Sibillini e riceve le acque del Velino tramite la cascata delle Marmore, creata dai Romani nel 271 a.c. per bonificare l'altopiano reatino. II Tevere è per lunghezza il terzo fiume d'Italia, dopo il Po e l'Adige. Nato sul versante est del Monte Fumaiolo, nell'Appennino Tosco-Romagnolo, entra nel territorio umbro presso Città di Castello, quando è ancora poco piu di un torrente. Costretto dagli allineamenti dei rilievi, cambia piu volte direzione e intanto s'ingrossa per l'apporto di numerosi affluenti, tra cui, da destra, il Nestore e il Chiani-Paglia, e da sinistra il Chiascio, che riceve le acque del Topino e del Clitunno, e la Nera. Il Lago Trasimeno è per estensione il quarto lago d'Italia, dopo quelli di Garda, Maggiore e Como, ma è poco profondo, al massimo 6 o 7 m. È alimentato da piccoli corsi d'acqua che, trascinando fanghi e sabbie, tendono a ridurne la superficie. Il clima della regioneL'Umbria, chiusa dai rilievi montuosi, non sente l'influenza del mare. La temperatura è piuttosto fredda d'inverno e abbastanza calda d'estate. Nelle conche e nelle valli piu strette, spesso, durante i mesi estivi l'aria è immobile e afosa e si prolunga la siccità. Sulle maggiori alture sono frequenti le piogge autunnali e le nevicate invernali. |
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